Storia delle Soluzioni Elettrochimiche Attivate (ECA)
Sviluppo storico e utilizzo delle soluzioni elettrochimiche attivate
Le basi scientifiche delle soluzioni elettrochimiche attivate (soluzioni ECA) furono sviluppate negli anni ‘70 del secolo scorso ad opera di scienziati russi. Una semplice soluzione salina è stata utilizzata per produrre in un processo elettrolitico ad elevata specializzazione, una soluzione acida ossidante (anolita) dalle eccellenti proprietà disinfettanti e una soluzione basica riduttrice (catolita). Mediante l’attivazione elettrochimica la soluzione salina passa allo stato metastabile (= stato attivato), caratterizzato da straordinari parametri chimici e fisici. Dopo un certo lasso di tempo, il cosiddetto tempo di rilassamento, le soluzioni ECA tornano al loro stato originale. Restano quindi solamente acqua e sale.
L’effetto antimicrobico della soluzione anolitica si basa sull’interazione tra gli ioni ossidativi, l’elevato potenziale redox (> 1100mV) e il basso valore del pH. Questo la rende superiore ai normali disinfettanti chimici. Gli studi dimostrano che le soluzioni ECA eliminano il 99,99% dei batteri e sono 120 volte più efficaci del tradizionale ipoclorito di sodio (varechina). Grazie all’azione antimicrobica non selettiva, le soluzioni ECA non contribuiscono alla formazione di resistenze, una questione sempre molto attuale.
In Russia le soluzioni ECA erano usate già subito dopo la loro scoperta per il trattamento dell’acqua potabile nel programma spaziale nazionale e per la disinfezione negli ospedali. A partire dagli anni ‘80 le soluzioni ECA sono divenute molto popolari anche in Giappone. Lì la sterilizzazione degli strumenti medici rientra tra i primi settori di utilizzo, seguita poi dalle applicazioni nella coltivazione delle piante e nell’allevamento degli animali. Grazie allo sviluppo di nuovi principi attivi altamente performanti per gli impianti di elettrolisi nel frattempo l’impiego industriale delle soluzioni ECA si è affermato in molti settori come tecnologia ecologica e di facile utilizzo. I principali campi di impiego sono innanzitutto il trattamento dell’acqua, l’industria alimentare, l’industria delle bevande, allevamento, agricoltura, coltivazione di funghi e acquacoltura. Negli USA le soluzioni ECA sono omologate nella produzione di alimenti per il contatto diretto e indiretto con gli alimenti. Persino gli alimenti che si consumano crudi (freschi), come insalate, frutta e verdura, possono essere disinfettate senza necessità di risciacquo. Negli USA e in Canada le soluzioni ECA sono omologate come disinfettante anche in agricoltura biologica. In numerosi ospedali e case di cura le soluzioni ECA sono già utilizzate di standard per la disinfezione delle superfici. Numerose le possibilità di utilizzo anche nella medicina veterinaria. Le soluzioni ECA sono altresì utilizzate nella lotta alla legionella e per evitare la formazione di biofilm nei sistemi idrici.
Innumerevoli studi scientifici hanno dimostrato l’eccellente efficacia del prodotto contro batteri, funghi, virus, alghe e spore. È stata dimostrata persino l’efficacia contro i virus dell’epatite B e il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), nonché contro diverse contaminazioni.
Le soluzioni ECA nel trattamento delle ferite
Oltre all’utilizzo come disinfettante, il prodotto si è dimostrato molto efficace per il trattamento di ferite croniche (per es. piaghe da decubito, ulcere varicose o sindrome del piede diabetico) e per le ustioni. Le ferite croniche possono non sono essere deterse delicatamente, bensì spesso guariscono completamente! In questo modo è già stato possibile aiutare numerosi pazienti. Essi sono stati liberati da dolori non necessari o infiammazioni pericolose e persino dalle amputazioni degli arti colpiti, ancora spesso necessarie in questi casi.
Le soluzioni ECA nella coltivazione delle piante
Già da molti anni le soluzioni ECA sono utilizzate con successo in tutto il mondo per la protezione delle piante dagli agenti patogeni quali oidio, Monilinia, Botrytis o Pythium. In tempi recenti, studi scientifici europei hanno descritto l’utilizzo delle soluzioni ECA come prodotto fitosanitario non tossico ed ecologico, suscitando grande clamore nel settore specialistico. Dagli studi è infatti emerso che oltre alla prevista protezione dai patogeni per le piante, come batteri, virus e funghi, si ha un ulteriore effetto inatteso: se sulle piante si spruzzano le soluzioni ECA, esse reagiscono con una risposta immunologica positiva! Vale a dire che le piante iniziano a produrre le cosiddette proteine difensive indotte dai patogeni, che hanno la capacità di attaccare batteri e funghi. Le piante utilizzate negli esperimenti non solo sono riuscite a difendersi chiaramente meglio dai patogeni, bensì gli scienziati hanno constatato che la crescita delle piante e il raccolto di frutti erano nettamente migliori rispetto a quelli dei gruppi di controllo non trattati. Lo studio giunge alla conclusione che le soluzioni ECA rappresentano un’alternativa ecologica ai pesticidi convenzionali, sono sicure per l’utilizzatore, non costituiscono un pericolo per l’ambiente e non lasciano residui sugli alimenti trattati.